A40 – Casa sul Lago

Il sito è caratterizzato da una condizione di inacessibilità dovuta a precedenti divisioni di proprietà che l’hanno isolato amplificandone la suggestiva posizione e la vista sul lago di Como. L’aera si erge lungo un vecchio tracciato romano, che parte dal centro del paese, costeggiato da un muro alto fino a sette metri che la delimita sul lato orientale; sul fronte opposto si sviluppa seguendo un pendio che definisce la posizione di una casa dei primi del ‘900 e di alcuni piccoli volumi sparsi.
Il progetto, sviluppato in tre parti, attua una strategia che si propone di operare con una rigorosa economia di mezzi, seguendo diverse temporalità e permettendo contemporaneamente al suo processo di vivere gli spazi esistenti e le aree esterne. La richiesta è che la casa e per estensione il giardino diventino un sistema di spazi connessi ed autonomi che possano ospitare due famiglie e residenze d’artisti.

L’intervento dell’ingresso consente di raggiungere il sito collegandolo alla quota della strada romana. Il volume ipogeo, che si sviluppa per un’altezza di sei metri, funziona come un innesto cavo che alloggia una scala circolare ed un piccolo montacarichi, la base accoglie il vano di ingresso aperto verso la strada e lo spazio minimo per biciclette e deposito temporaneo.

La piscina si inserisce all’interno del progetto del giardino che prevede minimi interventi sui terrazzamenti e collegamenti verticali, e la riattivazione dei volumi diffusi. È posizionata su uno dei terrazzamenti più alti, affacciata verso il paesaggio nel senso longitudinale; il suo volume, rialzato dal terreno, si estende a formare un solarium consentendo di lasciare il giardino intatto.

Il progetto della casa prevede l’inserimento di un annesso laterale che ad ogni piano possa connettersi agli spazi esistenti ampliandoli o rimanere separato funzionando autonomamente.
Al piano terra si sviluppa su base triangolare occupando la porzione tra il muro di pietra esistente e la casa; gli unici due elementi che toccano terra, presenti a tutti i livelli, sono il volume strutturale della scala circolare ed un pilastro a croce. Lo spazio funziona come una sala comune che si possa aprire verso il giardino senza soluzione di continuità. Ai piani superiori il volume vetrato segue una geometria trapezoidale, espandendo le due unità con la possibilità di avere un living-studio o una camera extra con servizi autonomi; una partizione mobile consente la separazione dalla casa.
Esternamente gli ambienti sono collegati dalle scale esistenti che attivano una sequenza di spazi su diversi livelli; il volume retrostante viene recuperato e adibito a foresteria, un sistema di ante mobili permette di aprirlo completamente integrandolo al terrazzamento in quota. Al piano terra, una serra vetrata viene innestata davanti alla cucina ampliandola con una zona pranzo e ulteriori spazi comuni.
L’intervento non altera la casa esistente, il suo carattere viene preservato; internamente gli spazi vengono adattati alle nuove esigenze con l’aggiunta di partizioni leggere. Gli annessi, composti da elementi assemblati in situ, funzionano come addizioni minime che introducono una qualità di “spazi esterni”, temporanei, immersi nel paesaggio cangiante.

Categoria
Riuso / Residenziale

Anno
2022>2024

Status
PDC • stop

Sito
Como, Italia

Area
163 m²

Cliente
Privato

Architetti
MAR Office

Team di Progetto / PDC
Juarez Corso, Paola Mongiu con Severino Iritano, Francesca Pagliaro, Elena Scafidi, Mei Liu

Crediti
Modello e Fotograie: MAR Office

Consulenti
Strutture e Impianti: Ing. Alessandro Bosisio
3D Site Scan: MAR Office