Gli Arengari rappresentano il concetto di duplicità, di doppia identità, dove le differenze sono intese come potenzialità e non come difetto. I Singoli edifici uguali ma diversi manifestano due modalità di intendere il museo costituendo un sistema complesso con un repertorio di tipologie spaziali ed una sequenza di ambienti interni-esterni che generano una condizione inedita, completandosi. La strategia propone un sistema duale e molteplice in cui il primo spazio di unione è il tessuto della città, luogo dinamico di relazione al quale si integrano due dispositivi di connessione a differenti quote, Overpass e Velarium, generando un continuum museale urbano che comprenda e attivi gli edifici gemelli 900 e 100:
Alla quota aerea l’Overpass, un collegamento monolitico a sezione triangolare, puro ed evanescente, si inserisce tra i due Arengari senza interferire con lo scenario architettonico fortemente definito; l’elemento si relaziona e si astrae dal contesto.
Alla quota urbana il Velarium, una superficie sospesa in gran parte aperta, definisce un nuovo orizzonte generando un baricentro d’ingresso e passaggio, risolvendo la dualità del sito data dalla coppia di Arengari e dalle due piazze opposte Duomo e Diaz, diventando punto di snodo dal quale si attivano i nuovi percorsi museali .
Il Velarium introduce un elemento nuovo, inedito nella collezione tipologica che costituisce lo spazio urbano e costruito di Piazza Duomo, luogo di massima esposizione ed identità della città di Milano; è un elemento identificativo del Museo, un momento di compressione che dirige i flussi di ingresso, di collegamento, di solo attraversamento. La combinazione di aspetti museografici e urbani definisce la strategia del programma e della circolazione: il nuovo spazio espositivo diventa un luogo molteplice e simultaneo.
Arengario 2 è costituito da un volume principale e da uno annesso:
Il primo si configura come una sequenza verticale di Hall che occupano i volumi architettonici esistenti leggendo la grande scala degli stessi e la relazione diretta con la città che permea gli spazi; con programmi espositivi, performance e auditorium, adattabili per diverse tipologie di allestimento con un sistema flessibile di facciata luminosa/opaca e soffitti serventi. Il porticato al piano terra è una Hall espositiva alla quota della strada, dove l’arte diventa parte integrante del paesaggio urbano e il museo si fonde con esso influenzandosi a vicenda.
L’Annesso condensa una sequenza di gallerie sovrapposte che si affacciano e si relazionano con le Hall, dove di si svolgono una serie di programmi sia pubblici che legati alle attività’ espositive che ibridano ed estendono lo spazio del museo.
L’ascensore-core permette una connessione puntuale e intermittente che attraversa tutta la sezione dell’edificio; accessibile su entrambe i lati diventa tramite tra i due volumi, amplificando le possibilità di relazione tra i programmi alle diverse quote. Al piano terra si apre verso il porticato pubblico innescando una relazione immediata per chi arriva da Arengario 1.
La scala permette una connessione diffusa e continua, attraverso le gallerie che funzionano come un tessuto permeabile, scandendo il percorso con intervalli negli spazi pubblici che invadono e danno nuovo significato al “percorso museale”. Il sistema proposto consente di rendere autonomi e connessi i due volumi verticali e i diversi programmi e usi, attivando una serie di cluster che permettono di far funzionare il museo come un dispositivo di simultaneità con combinazioni che si modificano continuamente, dando vita ad un’esperienza eterogenea che stimola e produce il coinvolgimento attivo del pubblico.
Categoria
Culturale / Pubblico
Anno
2021
Status
Concorso, 1° FASE
Sito
Museo del Novecento, Milano, Italia
Area
8000 m²
Cliente
Comune di Milano
Architetti
MAR Office | AOUMM
Team Competition | MAR
Juarez Corso, Paola Mongiu, Elena Scafidi, Matteo Braghin, Nicolò Lastrico
Team Competition | AOUMM
Luca Astorri, Riccardo Maria Balzarotti, Rossella Locatelli, Matteo Umberto Poli, Lara Zentilomo, Zofia Kasinska
Maquette
AOUMM
Collaboratori
Visualizzazioni: ACQ Studio